Purtroppo, come qualsiasi altro essere vivente, non siamo immortali. Arriva un momento nella vita in cui tutti dobbiamo fare i conti con la morte di persone care. Se le persone in questione sono legate a noi da un rapporto di parentela o se siamo stati nominati in un testamento, è possibile che si acquisca il diritto di ereditare una parte o il tutto degli averi lasciati dalla persona deceduta.
Perché l’acquisizione di un’eredità possa essere valida anche ai fini fiscali, è necessario, in Italia, pagare una tassa apposita. Si parla, in questo caso, di tassa di successione. In questo articolo cercheremo di approfondire l’argomento e di capire non solo chi deve pagare la tassa di successione ma anche il suo importo, variabile in base a determinate condizioni.
Chi deve pagare?
La tassa di successione è un’imposta che deve essere versata per poter accedere alla parte di eredità che ci spetta. Di conseguenza, coloro che dovranno pagarla sono coloro che, per testamento o per parentela, hanno diritto di ereditare una parte o l’intero patrimonio di una persona defunta. Solitamente gli eredi sono più di uno. Ognuno di essi dovrà pagare tale imposta.
Quando si parla di eredità si fa riferimento sia a beni mobili, come auto, quadri, gioielli eccetera, sia a beni immobili, come le abitazioni, ma anche a denaro. Nessun caso è escluso dal versamento dell’imposta. L’importo che ogni erede deve pagare può variare in base a determinate condizioni e può essere calcolato, di seguito più nel dettaglio scoprirai come.
Come si calcola?
Se si vuole ottenere un calcolo esatto relativo alla tassa di successione è necessario rivolgersi all’ente pubblico preposto. Tuttavia, è possibile avere una idea di massima su quanto spetta da pagare attraverso dei calcoli approssimativi. Quello che, per prima cosa, interessa conoscere è la cosiddetta base imponibile, data dalla differenza tra:
- attivo ereditario
- passivo ereditario
L’attivo ereditario è formato dall’insieme dei beni trasferiti dal defunto ai legittimi eredi; al contrario, il passivo ereditario rappresenta i debiti pendenti al momento della morte, le spese sopportate dagli eredi negli ultimi sei mesi di vita del defunto e le spese dovute al suo funerale. In questo modo di ottiene un valore totale che deve essere suddiviso tra chi ha diritto di eredità, in base alle quote spettanti a ciascuna persona coinvolta. Si dovranno poi aggiungere delle percentuali dovute agli oneri ipotecari e catastali.
In conclusione, la tassa di successione è una imposta che deve essere versata nel caso in cui si risulti beneficiari di un’eredità, a seguito della morte di una persona legata a noi da un rapporto di parentela o nel caso si venga citati in un testamento. La quota da versare può variare in base al valore da ereditare e può essere calcolata tenendo conto di attivo e passivo ereditario.