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Come usare un GPS

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Come usare un GPS

Se in passato orientarsi era una cosa tanto difficile, oggi con le tecnologie attuali possiamo avere difficoltà a “perderci”. Grazie al GPS (Global Positioning System) possiamo conoscere la nostra esatta posizione .

Come usare un GPS?

Il GPS fu creato dal Ministero della Difesa Americano inizialmente per scopi militari successivamente anche per scopi civili. Si tratta di un sistema di posizionamento terrestre particolarmente preciso, il cui funzionamento e’ connesso a 27 satelliti orbitanti. Senza addentrarci in nozioni particolarmente tecnicistiche, il GPS adempie alle seguenti funzioni:
localizza 4 o più satelliti, di cui calcola la distanza l’uno dall’altro, e poi ne estrapola la
propria posizione. La sua funzione principale e’ ovviamente quella di registrare la nostra posizione, durante il movimento, quindi in spazi temporali suddivisi, creando così una mappatura del nostro percorso, anzi esattamente una TRACCIA.

Normalmente non ci sono grossi margini di errore nel definire la nostra posizione, salvo casi particolarmente ostici, cioè  quando siamo in prossimità di una parete rocciosa, di una foresta o di costruzioni particolarmente alte.

come usare un GPS

Il GPS assolve alle funzioni di rintracciare la nostra posizione e definire la rotta del nostro percorso. Da un punto di vista delle caratteristiche tecniche dobbiamo esaminare la capacità, espressa in giga, la durata della batteria e la nitidezza del display.

La scelta dell’acquisto per il GPS e’ legata alle nostre esigenze, nel caso in cui pratichiamo escursionismo, ad esempio, daremo maggiore importanza alle caratteristiche tecniche relative alla solidità del dispositivo, intesa come robustezza e all’impermeabilità.’

Tra i modelli piu’ all’avanguardia ci sono quelli che dispongono di un altimetro barometrico, che sinteticamente assolve alle funzioni di rilevazione della pressione, dell’altitudine e delle variazioni meteorologiche. La bussola elettronica e’ anch’esso un valore aggiunto a tanti dispositivi, poiché ci consente di conoscere la posizione in cui ci troviamo e dei luoghi che vogliamo raggiungere.

Anche il touch screen determina un aspetto favorevole nella scelta del nostro dispositivo, poiché consente una maggiore versatilità e comodità. Il suo unico svantaggio e’ dato da un consumo maggiore della batteria, da cui ne consegue, minore autonomia.

Per quel che concerne l’autonomia del GPS, diciamo che mediamente dobbiamo cercare modelli che garantiscano tra le 10 e le 15 ore di utilizzo.

Un occhio di riguardo lo si deve anche ai software che supportano la cartografia; i nostri smartphone a cui e’ possibile abilitare la configurazione di GPS, possono gestire tale funzione grazie ad ottime applicazioni (talvolta gratuite). Nell’iPhone possiamo attivare detta funzionalità andando in Impostazioni e cliccando sull’icona che consente di attivare i servizi di localizzazione (Freccetta blu). Un’ottima applicazione per iDevice e’ GPS Tracker di Roobasoft. gratuita che permette di tracciare la posizione geografica anche di altri utenti iPhone a patto che questi ultimi installino la stessa applicazione sul proprio telefono.

Nei terminali Android, è semplice attivare la funzione GPS, semplicemente trascinando la sua icona verso il basso. Per gli smartphone con Windows, questa funzione e’ integrata nel sistema operativo, che se da una parte lo rende un fattore estremamente comodo, dall’altra non e’ vantaggioso ai fini dell’autonomia, poichè prevede un dispendio a volte inutile della batteria e purtroppo non esiste un modo per disattivarlo.

La disattivazione e’ per fortuna consentita in tutti gli smartphone con sistemi operativi diversi da quelli di casa Microsoft, ed il consiglio spassionato e’ quello di attivare un GPS solo quando le condizioni lo rendono strettamente necessario.