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Come evitare il furto della propria auto grazie a un vecchio smartphone

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Come evitare il furto della propria auto grazie a un vecchio smartphone

Il furto d’auto (e di moto), si sa, sono all’ordine del giorno nelle grandi città così come nei piccoli centri. Esistono, per tentare di arginare il fenomeno, diverse compagnie di servizi che a fronte di un esborso economico più o meno marcato, permettono l’installazione di dispositivi GPS sui mezzi tali da recuperarne la posizione in caso di furto. Questi servizi sono molto efficaci e per lo più nella maggioranza dei casi permettono il recupero del mezzo. L’aspetto negativo ovviamente è il costo da affrontare, sopratutto in presenza di valide alternative molto più economiche.

Innanzitutto è bene sapere come esistano dispositivi GPS concepiti appositamente per questa funzione (ovvero localizzare un mezzo remotamente) dal costo contenuto. Con una spesa poco superiore ai 100 euro sono moltissimi i modelli installabili presso un comune elettrauto (oppure da soli, se si ha l’attitudine). Il vantaggio è che si tratta di dispositivi solitamente fissi, da installare sotto il cofano e da alimentare tramite la batteria dell’auto. Questo comporta che i malintenzionati potrebbero, semplicemente aprendo il cofano e disconnettendo l’alimentazione, disattivare il sistema.

GPS e smartphone

Un’ultima alternativa è quella di utilizzare un vecchio smartphone, che sia Google Android, Apple iOS o Windows Phone. Gli smartphone, come forse già saprete, sono dotati (anche nei modelli più datati) di modulo GPS; inoltre, una delle funzionalità più apprezzate di questi dispositivi è quella di poter rintracciarli tramite applicazioni web, collegandosi ai propri account (che siano Google, Apple o Microsoft) tramite un computer collegato ad Internet.

Il discorso è semplice: se posso controllare in ogni momento dove si trovi il mio cellulare, perché non posso fare altrettanto usando il cellulare come localizzatore del mio veicolo? Rispondere a questa retorica domanda è semplice. Dotandosi di un cellulare magari di seconda mano, di una SIM telefonica dedicata allo scopo e di un po’ di pazienza, sarà possibile monitorare il proprio mezzo.

La parte “difficile” è capire quello che bisogna fare; attuarla, molto meno. I passi sono questi:

– assicurarsi che la SIM abbia credito per effettuare traffico dati
– portare il telefono alla configurazione di fabbrica (nessuna app aggiuntiva installata)
– configurare il telefono con il proprio account (Google, Apple o Microsoft)
– disattivare ogni suoneria o notifica del sistema operativo
– disattivare la connessione WiFi.

Ciò fatto, bisognerà verificare che il telefono sia visibile alla rete GPS. Per far ciò basterò accedere, ai servizi di localizzazione gratuiti offerti da Google, Apple o Microsoft. Nel caso di Google, recarsi presso la “gestione dispositivi Android“; in quello di Apple, presso iCloud (sezione “Trova il mio iPhone”). Infine, nel caso di Windows Phone, presso Windows Live ID (sezione “trova il mio telefono”).

Verificato che il telefono sia localizzabile, il trucco sarà semplicissimo: basterà nascondere il telefono dentro l’auto, in un luogo inaccessibile (dentro una tappezzeria, o dentro  un vano) per avere il proprio veicolo localizzabile in ogni momento! Considerato che il telefono non effettuerà né telefonate, non utilizzerà lo schermo o effettuerà particolare traffico di rete, la batteria dovrebbe durare fino a una settimana. Sarà importante e sufficiente ricordarsi di caricare la batteria di tanto in tanto e il proprio veicolo sarà al sicuro da eventuali furti.