Assistenza 7 giorni su 7 dalle 8:00 alle 20:00

Air Ink

Assistenza 7 giorni su 7 dalle 8:00 alle 20:00
Da rete fissa 06.72.46.21 al costo di una chiamata urbana
Da Mobile +39 393.88.92.245 al costo di una chiamata urbana

Air Ink

Da oggi c’è un modo per trasformare l’inquinamento in inchiostro: Air Ink è infatti il primo inchiostro fatto con l’inquinamento atmosferico. Il filtro Kaalink della star-up Graviky Lab riesce a intrappolare la fuliggine dei gas di scarico, creando un inchiostro ricavato dallo smog.

Air Ink è composto di fuliggine di carbone, il liquido è trattato al punto da diventare atossico e impermeabile, ed il progetto è firmato dal MIT Media Lab. Alcuni studenti dell’MIT hanno prima inventato un macchinario capace di catturare l’inquinamento e poi hanno pensato di condensare le emissioni creando un inchiostro d’altissima qualità per applicazioni artistiche. Un bel modo di riutilizzare i gas di scarico delle automobili, in pieno stile ecologico, a conferma che tutto ha una seconda vita.

L’azienda dichiara. “Dal 2015 abbiamo testato il prodotto su numerosi mezzi di trasporto e siamo riusciti a catturare 1,6 miliardi di microgrammi di particolato, che equivalgono alla conversione di 1,6 miliardi di litri di aria esterna inquinata”.

Approssimativamente, 30 ml di inchiostro equivalgono a 45 minuti di inquinamento atmosferico emesso da una macchina. Air-Ink è attualmente in raccolta fondi con finanziamenti che partono da 5 dollari e arrivano a 9.215 dollari.

I creatori di Air Ink sostengono che gli inchiostri ricavati dall’inquinamento dei veicoli a motore sono totalmente sicuri in quanto anche il processo di produzione degli inchiostri neri prevede, in alcuni casi, la combustione di carburanti fossili.

air ink

Kaalink cattura circa il 95% dello smog che fuoriesce dai tubi di scappamento. Il materiale che si ferma nel filtro viene poi sottoposto ad un processo di selezione: vengono infatti separati gli elementi più tossici, come ad esempio i metalli pesanti, dalla fuliggine, che viene invece conservata e macinata per ottenere dei granelli uniformi, che diventeranno il pigmento per l’inchiostro.

Dunque Air Ink sfrutta la combustione dei motori per ricavare delle particelle nere che poi vengono mischiate ad altre componenti per creare un inchiostro fluido e indelebile. Per ricavare 28 grammi di materiale base per inchiostro bastano 45 minuti di “cattura” di emissioni dallo scarico di un veicolo. Se ne ricava un pennarello disponibile in vari formati; ed è anche disponibile in boccetta per stampante, non inquinante e impermeabile.

Si va dai pennarelli di 0,7 mm che contengono circa 40 minuti di gas di scarico di una macchina che utilizza un carburante diesel ai supporti più spessi, adatti per realizzare murales o disegni su larga scala che contengono invece circa 130 minuti di gas di scarico.

Per il momento si possono acquistare diversi pacchetti di pennarelli neri con diversi tipi di punte per impiego artistico ma in futuro non è da escludere un possibile ampliamento della gamma.

Inoltre la stessa tecnologia può essere applicata alle barche, ai camini, alle fornaci delle fabbriche di mattoni e ai mezzi da lavoro come gru o ruspe. Dopo aver catturato all’interno del filtro cilindrico tutte le particelle di fuliggine, queste vengono riconvertite e inserite in una piccola boccetta o all’interno di altri supporti.

Per ora gli ideatori di Air-Ink hanno già oltrepassato il loro obbiettivo di raccolta fondi, ottenendo il consenso di quasi 300 persone che hanno supportato il progetto con oltre 17 mila dollari.