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Carmel, il nuovo browser per la realtà virtuale

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Carmel, il nuovo browser per la realtà virtuale

Facebook ci propone di continuo novità e l’ultima trovata degli ideatori del colosso social è chiamata Carmel: ovvero un nuovo browser, che è stato pensato per creare una nuova e altra realtà virtuale.

Oculus e Facebook fanno infatti sul serio annunciando un visore wireless ed economico e lanciando l’esperienza fuori dalle applicazioni. Tutto parte dall’idea che sia molto più facile condividere e far conoscere le proprie esperienze attraverso le realtà virtuali: in questo modo anche Facebook entra così nel vivo della realtà virtuale.

Il progetto di Facebook è stato presentato al mondo durante un convegno di presentazione per gli organizzatori di Oculus. Un paio di giorni prima Google aveva inoltre annunciato il suo nuovo visore da utilizzare insieme agli smartphone Pixel, ma soprattutto la piattaforma Daydream. Nel corso della conferenza è stato annunciato anche ReactVR, un framework javascript su cui Menlo Park lavora in realtà già dal 2013, che risulta utile in buona sostanza a costruire l’altro lato dell’esperienza, cioè siti in realtà virtuale o comunque esperienze di realtà virtuale da apprezzare proprio tramite Carmel.

Delle diverse novità annunciate alla conferenza degli sviluppatori di Oculus, sicuramente però spicca Carmel: si tratta fondamentalmente di un visore wireless più economico, ancora allo stadio prototipale, con un controller touch, meno requisiti dei pc per poter usare una maschera virtuale e un paio di auricolari pensati per il mondo impalpabile della realtà artificiale.

carmel

Carmel è il modo di portare la realtà virtuale fuori dalle applicazioni: si tratta di un web browser, cioè di un programma per muoversi su internet la cui preview sarà presto disponibile. Significa che potremo navigare sul web attraverso il visore, oltre le app preimpostate, i videogame o gli store digitali. La nuova realtà non è quindi esattamente un’app da scaricare, fare il download oppure aggiornare, ma chiunque disponga di un computer può accedere all’area virtuale per effettuare le esperienze che permettono all’utente di esplorare il web.

In questo periodo sono infatti le piattaforme a fare la differenza e non l’hardware con cui esplorarle, tutti molto scomodi e pesanti da indossare per la maggior parte del pubblico a cui si rivolgono.

Tuttavia gli elementi per accedere alle realtà VR saranno presto disponibili su tutti i dispositivi Oculus e consentiranno a tutti gli utenti di Facebook e non solo, di poter avere la propria realtà virtuale. L’intenzione è quella di evitare che soltanto una parte degli amanti del web trasformino la realtà virtuale in una dimensione chiusa e elitaria.

Secondo il fondatore di Facebook tutti devo muoversi con liberà e consapevolezza nella realtà virtuale. È come se Zuckerberg, Nate Mitchell ed il resto della squadra, avessero gettato il seme di un WebVR nel web tradizionale. Chrome dovrebbe aggiungere il supporto a questo genere di esperienze in realtà virtuale, così come Chrome su mobile che già permette alcune performance simili. L’obiettivo dei due colossi è dunque espandere l’audience, tirare fuori la realtà virtuale dal gaming o spalmare il gaming stesso su un’esperienza di navigazione diversa ma in fondo simile a quella normale.